L’etimologia ci conduce al verbo consulo nel suo valore di avere “cura di”, “venire in aiuto” attraverso l’intersezione dei campi semantici legati al tempo, all’attenzione e al rispetto, quest’ultimo sostanziato dal riconoscimento della specificità e dell’unicità dell’altro.
La relazione di aiuto non consiste nel proporre soluzioni ma, al contrario, nel facilitare nel soggetto il processo di decisione responsabile attraverso l’ascolto attivo da parte del counselor, non giudicante empatico e accettante, nel pieno rispetto dei sentimenti, del vissuto, dei tempi e delle decisioni della persona. Vi è, quindi, una visione positiva dell’uomo: “ho fiducia che il mio cliente grazie al mio accompagnamento, troverà le soluzioni giuste per lui assumendosi, così, la totale responsabilità della propria vita”.
Compito del counseling è di dare al cliente un’opportunità di esplorare, scoprire e chiarire dei modi di vivere più fruttuosi e miranti ad un più elevato stato di benessere. È la persona che sceglie di farsi aiutare e non abbandonerà mai la sua libertà né la sua responsabilità nella soluzione delle sue difficoltà.
Scopo del counseling è esplorare, scoprire e rendere chiari gli schemi di pensiero e di azione, per vivere più consapevolmente, facendo un uso migliore delle proprie risorse rispetto ai propri bisogni e desideri e pervenendo, così, ad un grado maggiore di benessere.
Le finalità del counselling possono pertanto venire riassunte esaustivamente dall’espressione aiutare le persone ad aiutarsi, utilizzando le loro risorse personali.
Il counselor è come una guida di montagna: conosce la strada perché c’è già passato, ma anche lui è nel sentiero; al termine di un processo di counseling sia il cliente, sia il professionista si riconoscono protagonisti di un processo di trasformazione.
Le caratteristiche principali del counseling : sono al contempo, circoscritto, delimitato, orientato spesso a soluzioni che riguardano il momento attuale, il “qui ed ora”; contemporaneamente agisce, di conseguenza, oltre che sulla qualità del rapporto che ognuno ha con se stesso, in una più efficace capacità di elaborare i sentimenti, connessi ad un lutto o una separazione.
Il Counseling non è psicoterapia, non cura, non guarisce perché si fonda sul principio che le persone sane sono ritenute per loro natura buone e capaci di comportarsi in maniera efficace, capaci di darsi degli obiettivi e hanno una una tendenza innata all’autorealizzazione.