Che cos’è?
Consiste in diverse modalità di approcciare il corpo, quale luogo nel quale è scritta la nostra storia e laboratorio di consapevolezza; esso diviene strumento attraverso il quale possono essere facilitati i processi di cambiamento e risanamento nel percorso di sviluppo personale.
Il corpo è un meraviglioso strumento che ci è stato offerto per relazionarci con noi, con gli altri, con l’ambiente circostante. È il nostro radar sensore che accoglie stimoli, informazioni, sensazioni e vissuti. Attraverso i sensi, mappiamo il mondo e con essi ci relazioniamo, attraverso la pelle creiamo quel confine sicuro e protettivo con le persone intorno a noi, attraverso il respiro comunichiamo in un flusso di dare e ricevere. Si dice che il corpo non mente mai, il corpo ha una sua verità che manifesta in ogni momento attraverso sensazioni, percezioni, sintomi. Quanto ognuno di noi è in grado di connettersi con quella verità, dipende dal livello di connessione e di ascolto che ci permettiamo di sperimentare.
L’obiettivo del counseling a mediazione corporea è quello di portare il cliente ad ascoltare il suo corpo e le sue sensazioni e ad instaurare un “dialogo” fra le due parti, al fine che queste sensazioni e le emozioni ad esse collegate vengano ascoltate e pertanto onorate.
Partendo dal presupposto che il corpo è sempre “qui e ora”, il respiro, il battito del cuore, il senso dell’equilibrio, ci riportano a focalizzare l’attenzione nel tempo presente.
Apprendere questa capacità e utilizzarla in maniera cosciente, ci dà la possibilità di integrare parti separate del nostro sistema e di stimolare l’auto-guarigione del nostro sistema, corpo-mente-spirito.
il Counseling a mediazione corporea si tratta di una competenza specifica, che richiede l'integrazione del modello rogersiano con altri modelli di approccio allo sviluppo della consapevolezza di sé. Il comune denominatore è il riconoscimento dell'unità mente-corpo; diversi invece possono essere gli approcci di metodo attraverso i quali esplorare, sviluppare e integrare queste risorse.
La funzione del Counselor, è quella di supportare un percorso dove fare emergere la saggezza del corpo, ascoltandone i suoi messaggi, i suoi vissuti più profondi. Egli applica
l’empatia, come capacità di ascoltare il corpo tanto profondamente “come se” fosse suo; egli percepisce il dolore, la resistenza, la contrattura e è in ascolto, comunicando con ciò che percepisce, valorizzandolo come parte creativa e intelligente, “dialogando con lui”; l’accettazione positiva, come non giudizio, vuol dire accettare la resistenza, il dolore, la contrattura, vuol dire accettare i tempi del cliente di affidarsi, di lasciare andare la resistenza; la congruenza, è la base dell’efficacia dell’intervento, significa essere una persona autentica, in collegamento con ciò che si pensa, si prova e si dice, e la comunicazione è chiara. Queste che sono le particolarità proprie del Counseling Rogersiano vengono trasmesse in funzione di risvegliare le qualità e le risorse corporee insite in ognuno di noi.
Approcci a mediazione corporea proposti in questa sede
Il rilassamento, cerca di ridurre le tensione psicologica attraverso l’apprendimento del rilassamento muscolare.
Il massaggio, permette di distendere il corpo, di eliminare le tensioni legate spesso allo stress, soprattutto nella schiena e nel collo.
Lo yoga, propone esercizi posturali e cerca di ridurre le tensioni per liberare le energie bloccate favorendo lo scorrere dell’energia vitale rigenerante.
il Cuonseling a mediazione corporea permette al cliente di percepire e descrivere quello che accade nel suo corpo. Egli impara a captare i propri sentimenti e le proprie emozioni, a esprimerle, a contenerle.
Nelle sedute ci educhiamo all’ascolto del corpo, impariamo a rilassarlo e recuperare così energia, ascoltiamo il respiro e sviluppiamo l’attitudine a usare il respiro come strumento di aiuto nelle difficoltà. Questo permette un’apertura agli altri e soprattutto a se stessi, una riscoperta del corpo e delle sensazioni percepite.
Per chi?
Le sessioni a mediazione corporea aiutano a far fronte allo stress e all’ansia. Sono tecniche particolarmente adeguate ai clienti che soffrono di inibizioni, di difficoltà relazionali, mancanza di fiducia in sé e apatia corporea. Sono ugualmente efficaci per le persone ipertese o che presentano disturbi psicosomatici, depressioni leggere e disturbi sessuali.
Come si svolge una seduta?
E’ spesso necessario un colloquio preliminare per fornire al cliente le informazioni relative al percorso evolutivo, fare le presentazioni e spiegare lo svolgimento delle sedute. Una seduta dura in media tra una mezz’ora e un’ora. Le modalità del suo svolgimento sono variabili a seconda della tecnica utilizzata, ma qualunque essa sia, un rapporto di fiducia si deve instaurare tra il cliente e il counselor: atmosfera di fiducia, di sicurezza, gesti dolci, presenza costante e attenta alle reazioni del cliente, rispetto della distanza imposta da quest’ultimo sono elementi essenziali all’incontro.
Il counselor presta ai segnali non verbali un’attenzione costante, ascoltando l’inconscio che parla attraverso il corpo. Inoltre, generalmente, un momento è riservato alla fine della seduta alla lettura al feedback relativo alle esperienze vissute nella seduta stessa.
Il counseling a mediazione corporea ha l’obiettivo di portare il cliente ad ascoltare il suo corpo e le sue sensazioni e ad instaurare un “dialogo” al fine di integrarle e pertanto onorarle.
Ci dà la possibilità di integrare parti separate del nostro sistema corpo-mente-spirito e di stimolarne l’auto-guarigione.
Gli incontri sono individuali .
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Maria Assunta Floretta 340 5353192